La deriva (Laser) a 55 anni
Da bambino sognavo le barche. Non abitando sul mare, ma a circa 50 chilometri, la meta "classica" per le gite e vacanze al mare, con la mia famiglia era Grado in provincia di Gorizia. Ho passato la mia infanzia ad aspettare venisse il giorno o fine settimana per andare a Grado. La prima mia barca è stata una canoa gonfiabile con disegnati gli indiani, peso all'età di 5-6 anni. Mio Papà mi aveva costruito una pagaia in legno che tuttora custodisco con orgoglio. Dopo la canoa c'è stato un susseguirsi di "canotti gonfiabili". Le barche al porto le conoscevo tutte! Ma dove mi focalizzavo maggiormente perché rapito dal loro fascino erano le barche a vela.
La scuola vela ai tempi per me era una utopia, ero stregato da queste barchette, ma considerato il mio contesto famigliare, dove non mi è mancato mai niente ma chiaramente ero cosciente che chiedere un corso di vela non era cosa fattibile. Non lo ho mai chiesto. La vela inoltre era considerato negli anni 70, specie per le persone che non vivevano in luoghi di mare, uno sport elitario da famiglia borghese, cosa che non riguardava assolutamente me. Avrei sognato fare l'istituto nautico ma significava studiare fuori casa e per quanto espresso poco fa anche questo percorso ho dovuto deviarlo su una alta mia passione del tempo che era l'elettronica. Questa però ha permesso l'evolversi della mia carriera professionale e imprenditoriale.
Il primo corso di vela, ormai su cabinati risale a fine anni 90. da li la rampa per le "Discole" e prima Siss un CBS 888 che avevo in comproprietà con l'amico Marino.
Dunque, dopo questa premessa, mancava del bagaglio personale e velico l'esperienza della deriva! Anche in questo caso mi viene in aiuto il "mio" circolo. Primavera 2023, Discola Ter era in iniziale stato di costruzione presso inl cantiere polacco a quasi 1000 chilometri di distanza. ero disoccupato ... se non in uscite in mare con gli amici del circolo o per assistenza alle regate. Fisico e salute fortunatamente erano ready. Che si fa? Si fa un corso intensivo di Laser!
Una delle esperienze più incredibili e motivanti in assoluto. Dopo una esperienza simile dai un valore altissimo a quanto le scuole di vela fanno per formare i bambini (dai 6 anni) e renderli non solo degli atleti ma delle persone fortemente responsabili che avranno una via preferenziale nell'interagire con l'attuale società.
Primi giorni di maggio 2023, acqua ancora fredda per testare le scuffie in età avanzata, Matteo il mio istruttore. La sera prima provavo la stessa ansia di un evento importante della mia vita, tutto tornava. Arriva il grande giorno e a seguire gli altri! Si inizia con armare il Laser! Primi bordi e prime scuffie, vento giusto per imparare, almeno i primi 2 giorni. Affascinate. Chiaramente siamo in Golfo a Trieste e la Signora del golfo, l'illustrissima Bora si è presentata nei giorni a seguire come Rettrice della più famosa palestra di vela adriatica. Il primo giorno di bora mi ero ripromesso tutta la notte di non scuffiare riavvolgendo il nastro delle lezioni dei giorni precedenti. ma... non è così che si impara. Matteo mi aveva costruito un piccolo campo tra una boa e il suo gommone, la prima strambata della giornata ha collezionato la prima scuffia! Notte persa per niente! Un film che rimarrà impresso per sempre. Raddrizzare la barca non è stato facile, essendo al lasco. la deriva era parzialmente sollevata e per raddrizzare la barca dovevo prima far uscire la deriva per poter poi far peso su di essa. Quando quasi ci ero riuscito ma la Signora ha fatto arrivare una delle sue raffiche, la barca si è di nuovo sdraiata e l'operazione era da ripetere, se non ricordo male, il successo è arrivato dopo 3 o 4 tentativi. Freddo, energia che sentivo iniziava a scarseggiare anche in riferimento alla notte passata a come pensare a non scuffiare, all'Acqua fredda, alle raffiche che continuavano come un dispetto. Matteo assisteva ma dava solo ordini (giustamente) ma non interveniva. Li ho capito tantissimo, non devi assolutamente arrenderti, devi perseguire e tentare fino al limite tuo massimo anche al limite insistere ancora. Raddrizzata la barca son partito per un lungo bordo sempre al lasco, la barca spinta dalla Signora correva e la carena entrava quasi in risonanza per la velocità e lo sbattere sul mare formato. Adrenalina pura.
Questa a mio modesto parere può diventare una metafora della vita. Motivazione, impegno, apprendimento, tenacia, volontà determinazione, portano a un risultato. La vela è anche questo.
Segue//
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